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Ofcom Broadcast and on demand bulletin n. 370
Relevant Turnover delle licenze broadcasting e bilanciamento tra diritto di critica e fair treatment

14/01/2019

Il bollettino Ofcom.     
Il “Broadcast and On Demand Bulletin” è un report bimensile di Ofcom, riguardante programmi TV, radio e video on demand. Il quadro regolatorio di riferimento è costituito principalmente da: (a) Ofcom Broadcasting Code, cioè il set di regole sui contenuti radiotelevisivi e on demand; (b) Code on the scheduling of television advertising, cioè le disposizioni in tema di spazi pubblicitari; (c) UK Code of broadcast advertising, cioè la disciplina di alcuni aspetti della responsabilità delle emittenti.

1. Broadcast Licence Conditions cases: relevant turnovers submission

IL FATTO

Il cosiddetto Relevant Turnover è un canone, pagato dalle emittenti in percentuale sui ricavi delle attività rilevanti, che rappresenta una parte delle risorse con cui Ofcom finanzia il suo operato e la sua struttura.



IL PROBLEMA

Ciascuna emittente titolare di licenza è tenuta a presentare a Ofcom, a cadenza annuale, un prospetto del Relevant Turnover relativo all’anno precedente, sulla base del quale l’Authority calcola l’effettivo canone pagabile. Tuttavia, alcune emittenti televisive non hanno rispettato tale previsione, dettata dal paragrafo 4.3 delle License Conditions: “The Licensee shall within 28 days of a request therefore provide Ofcom with such information as it may require for the purposes of determining or revising the tariff”. Tali emittenti sono: A&A Inform Limited, Cira Media Productions Limited, Galaxy Television LTD, Global Tamil Vision Ltd, Khalsa Television Limited, Sunbiz (PVT) Ltd, To Sky Limited.



LA DECISIONE DI OFCOM

La mancata presentazione del Relevant Turnover comporta l’impossibilità per l’Authority di determinare l’esatto ammontare della tariffa che le emittenti sono tenute a pagare. Come tale, impedisce a Ofcom di portare a termine una delle sue “market reporting obligations”.  
L’Authority ritiene che si tratti di una “significant breach of broadcast licence”, che perciò potrebbe condurre, se ripetuta nel tempo, a pesanti sanzioni per i broadcaster, come la revoca della licenza. In tal senso, la decisione ha anche la portata di un reminder per tutte le altre emittenti, al fine di assicurare il rispetto del Relevant Turnover.         

2. Fairness and Privacy Cases: Power Play, 21 november 2017 e News 24 november 2017, New Vision TV

IL FATTO      

New Vision TV è un’emittente che trasmette in lingua urdu e che offre informazione attraverso, tra l’altro, dei notiziari e un programma di attualità dal nome Power Play.

IL PROBLEMA

Durante l’edizione del 21 novembre 2017 di Power Play, il programma ha ospitato un’intervista al signor Khan, presidente del partito politico pakistano PTI. Durante l’intervista il signor Khan, oltre a scagliarsi contro le politiche corrotte del precedente Primo Ministro Sharif, ha fatto allusioni alla compiacenza dei media pakistani, e in particolare quelli del Geo Media Group del signor Rahman. Le medesime accuse sono state nuovamente rivolte all’editore Rahman dal politico Khan alcuni giorni dopo (24 novembre 2017), stavolta durante una manifestazione politica trasmessa da New Vision TV durante il notiziario.         

LA POSIZIONE DELLE PARTI

Il signor Rahman ha lamentato di aver subito un trattamento ingiusto durante la messa in onda dell’intervista, da un lato per esser stato oggetto di accuse false e maligne da parte del signor Khan (“making money by supporting the corrupt former Prime Minister”), peraltro senza che il conduttore del programma spendesse una parola per bilanciare i contenuti della trasmissione, e dall’altro per non aver ricevuto l’opportunità di rispondere in prima persona alle accuse mosse contro di lui durante l’intervista.       
Quanto invece alla copertura mediatica offerta da New Vision TV alla manifestazione politica di alcuni giorni dopo, secondo il signor Rahman l’emittente non si è limitata alla messa in onda del comizio, ma ha anche rimarcato le affermazioni del signor Khan (nuovamente ingiuriose) mediante titoli in sovrimpressione sullo schermo. Durante il comizio trasmesso dall’emittente, il signor Khan sarebbe andato ancora oltre, rispetto ai toni usati nell’intervista, definendo il signor Rahman come un “media godfather” (termine considerato dispregiativo da Ofcom) e invitando i pakistani a boicottare il Geo Media Group.    
Di avviso opposto è stata l’emittente televisiva, che ha sostenuto l’esiguità (e perciò la scarsa rilevanza) del segmento dedicato al signor Rahman durante un’intervista e un comizio dai contenuti più ampi (“the comments relating to Mr Rahman made up only one small section of a wider discussion”). Inoltre, New Vision TV ha fornito ad Ofcom alcuni documenti (un report e un articolo di giornale) volti a dimostrare come, in accordo a quanto affermato dal signor Khan durante l’intervista (e ripetuto durante il comizio), il media group del signor Rahman avesse effettivamente ricevuto dal governo del vecchio Primo Ministro Sharif più sovvenzioni di ogni altro gruppo mediatico.     
La discrepanza di vedute tra le parti ha interessato anche il comportamento tenuto dall’emittente nel bilanciare le affermazioni del signor Khan: New Vision TV ha ricordato infatti la presenza, all’inizio di ogni sua trasmissione, di un disclaimer in grado di prevenire la confusione tra opinioni e fatti nel pubblico (“a disclaimer advising viewers that it (the broadcaster, n.d.r.) did not present opinions as facts and that guests’ opinions and statements were their own and not endorsed by New Vision TV”).    
Il signor Rahman ha sostenuto, tuttavia, che il contesto delle trasmissioni in questione, pur se condizionato dai toni e dagli intenti chiaramente politici del signor Khan, è risultato tutt’altro che imparziale, andando a minare ingiustamente la credibilità del Geo Media Group. Gruppo che peraltro, ha affermato ancora il signor Rahman, è risultato il primo media group del Paese per sovvenzioni pubbliche solo perché “is the most popular and highest rated broadcasting network and is part of the largest media group in Pakistan”.    
Contrariamente, New Vision TV ha concluso esortando Ofcom a non considerare (né per l’intervista, né per il comizio) le affermazioni del politico Khan: esse non sarebbero state facts statements, ma semplici opinioni legate al diritto di critica politica. Ciò potrebbe creare, a parere dell’emittente, un clima di instabilità in tema di libertà di espressione e di  coverage delle tematiche politiche.          

LA DECISIONE DI OFCOM

L’Authority ha espresso, in entrambi i casi, la necessità di un bilanciamento tra il diritto individuale alla riservatezza e alla protezione da unfair treatments e i contrapposti diritti alla libertà di espressione (dell’emittente) e all’informazione (del pubblico).      
Vengono in luce a tal proposito i paragrafi 7.9 e 7.11 del Broadcasting Code.         
In particolare, a proposito delle “false and malicious allegations” lamentate dal signor Khan, il paragrafo 7.9 stabilisce che “Before broadcasting a factual programme, … broadcasters should take reasonable care to satisfy themselves that material facts have not been presented, disregarded or omitted in a way that is unfair to an individual or organisation…”.
Sotto questo profilo, se da un lato Ofcom tiene in considerazione la qualità di “political rhetoric” dell’intervista e del comizio del signor Khan, dall’altro considera le parole del politico capaci di creare nel pubblico un’opinione distorta sull’operato del signor Rahman, fornendone l’immagine di un magnate dei media pronto a difendere l’interesse del governo corrotto “against the interests of the wider community”: l’imprenditore televisivo risulterebbe in tal senso un individuo il cui lucro deriva dal supporto mediatico a persone descritte come criminali.     
Secondo Ofcom, New Vision TV avrebbe perciò dovuto controbilanciare le affermazioni del signor Khan, per esempio contro-argomentando il suo punto di vista; invece, l’emittente si è limitata a introdurre il politico come un personaggio di particolare credibilità, cementando così il valore delle sue affermazioni, anziché offrire punti di vista differenti.        
Sotto il diverso profilo della facoltà di replica, Ofcom prende in considerazione il paragrafo 7.11 del Code, secondo cui “if a programme alleges wrongdoing or incompetence of makes other significant allegations, those concerned should normally be given an appropriate and timely opportunity to respond”. Una volta considerate come accuse significative (“significant allegations”) le opinioni espresse nei due appuntamenti televisivi, l’Authority ritiene pertanto che l’emittente avrebbe dovuto offrire al signor Rahman un’appropriata opportunità di replicare, cosa che avrebbe evitato una presentazione ingiusta delle dinamiche politiche e mediali oggetto dell’intervista.
Per tali ragioni, Ofcom ha accolto il reclamo, ritenendo ingiusto il trattamento subito dal signor Rahman durante la messa in onda dell’intervista e del comizio del signor Khan da parte di New Vision TV, e questo sia per non aver bilanciato il tenore delle affermazioni del politico, sia per non aver concesso all’imprenditore un’adeguata facoltà di replica.


© Graziadei Studio Legale 

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